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La lunga notte delle chiese

La chiesa e il monastero di Santa Caterina d’Alessandria

La chiesa del monastero di Santa Caterina d’Alessandria, fu edificata da Suor Maria del Carretto (1566-1596) secondo i dettami della Riforma tridentina.

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Concepita in chiave apologetica, attraverso un’estetica della meraviglia, vuole celebrare la superiorità della Chiesa di Roma, chiesa visibile, rispetto alla chiesa Luterana, ecclesia abscondita.

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Il fastoso apparato decorativo della chiesa è in funzione della glorificazione dell’ordine domenicano; per i fedeli è un itinerario catechetico fondato sul legame tra i sacramenti e la salvezza; per le monache la presentazione del modello della Sponsa Christi cui inspirarsi.

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Il presbiterio fu ideato da Giacomo Amato e dotato di sfarzosi pavimenti in marmo intarsiato.

 

L’altare maggiore è realizzato in pietre dure su progetto di Andrea Palma.  

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Il sontuoso altare di Santa Caterina (XVIII sec.) con figure allegoriche è opera di Andrea Palma, mentre la statua della Santa (1534) nella nicchia, venne commissionata ad Antonello Gagini per l’antica chiesa non più esistente.

 

Tra gli artisti incaricati di decorare l'aula: Filippo Randazzo da Nicosia detto il Monocolo, autore del Trionfo di Santa Caterina affresco sulla volta della navata e della Gloria delle Domenicane;  Vito D'Anna autore del Trionfo dell'Ordine domenicano affresco che ricopre le superfici all'interno della cupola e delle Allegorie dei quattro continenti realizzate nei pennacchi di raccordo ai pilastri.

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 Le ricette segrete dei monasteri di Palermo

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Anticamente, a Palermo, ogni monastero femminile aveva una sua specialità, un piatto in cui eccelleva: nel Settecento, c’erano ben ventuno monasteri femminili che si dedicavano alla realizzazione e alla vendita di manicaretti.

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Le ricette erano segrete e venivano trasmesse solo oralmente dalle monache anziane a quelle giovani meritevoli di fiducia, perché le monache avevano paura di esser copiate.

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Nel 2017 la cooperativa Pulcherrima Res ha ripreso la produzione e la vendita della pasticceria conventuale seguendo scrupolosamente le antiche ricette tramandate dalle monache.

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La vendita dei dolci si inserisce in un più vasto progetto di recupero delle tradizioni del Monastero di Santa Caterina e consente di finanziare le attività di restauro del monastero e la mensa della solidarietà.

Chiesa e Monstero

L’Orchestra Quattrocanti

José Antonio Abreu, ha creato in Venezuela El Sistema, un metodo prodigioso che raccoglie i ragazzi delle periferie e li riscatta da situazioni di emarginazione attraverso la musica in orchestra.

 

A Palermo, l’Orchestra Multietnica Quattrocanti, nata nel 2012 su iniziativa di Don Giuseppe Bucaro, ha fatto proprio l’esperienza del Sistema, coinvolgendo decine di ragazzi provenienti anche da contesti di emarginazione e inserendoli in una comunità che utilizza la musica in orchestra per promuovere l’integrazione e la solidarietà.

 

L’idea è offrire il meglio: non solo la carità di quanto avanza per sfamare il corpo, ma ciò che apre alla bellezza, in un contesto di comunità, in un gruppo che si riconosce interdipendente, dove ognuno è responsabile del risultato complessivo e si impegna a dare il meglio di sé.

 

L’importanza del metodo non è solo artistica, ma tramite esso la musica assume un significato di via primaria per la promozione ed il riscatto sociale e intellettuale.

 

I ragazzi ricevono uno strumento in comodato d’uso e sono seguiti gratuitamente nello studio da maestri professionisti, che negli anni si sono specializzati nella didattica collettiva del Sistema.

 

In questi anni l’Orchestra si è esibita in tutta Italia in molteplici manifestazioni, tra le più significative il Cortile dei Piccoli, a Roma, alla presenza del S. Padre Papa Francesco e durante la sfilata di Dolce& Gabbana a Palermo.

L'orchestra Quattricanti

Ex-stasis

Il videomapping in 5 fasi ripercorre i 5 momenti del cammino estatico secondo Evelyn Underhill, mistica cattolica XX secolo.

   Risveglio

E' la fase in cui si comincia ad avere una qualche consapevolezza della realtà divina. Un momento di rottura della nostra routine quotidiana, l'intuizione di un assoluto che mette in crisi la nostra concezione materiale e materialistica della realtà. Nel mapping sfere e linee di luce cominceranno a percorrere le strutture di Santa Caterina, lasciando intuire allo spettatore che qualcosa di inusuale sta per accadere intorno a lui.

 

   Purificazione (o ascesi)

E' il momento della presa di consapevolezza delle proprie imperfezioni e finitezza; lo spettatore assisterà alla materializzazione della natura sulle pareti della chiesa, simbolo di ciò che ci lega al terreno e ci impedisce l'ascesa.

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   Illuminazione

Lo Spirito Santo illumina il cuore dando intuizioni su verità implicite nella natura, tali che la potenza di Dio è percepita in tutto ciò che si sperimenta. Si viene a contatto con un mondo nuovo, trascendente, o meglio con il vecchio mondo visto con una nuova consapevolezza. Qui si comporrà dalle fondamenta la chiesa di Santa Caterina a suggerire la presa di coscienza di un modo nuovo e diverso di vedere la realtà.

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   Notte oscura dell'anima

E' un momento drammatico di consapevolezza della propria finitezza e dell'essere altro da Dio. E' una fase di purificazione finale e completa, che porta ad abbandonarsi ai fini nascosti della volontà divina. Lo spettatore subirà la furia degli elementi che si scateneranno in un grande temporale all'interno della chiesa.

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   Unione

E' l'esperienza finale della totale comunione con Dio. Un'esperienza del cuore, associata al ricongiungimento con l’amore divino. Lo spettatore vedrà ricomporsi Santa Caterina, i sui splendidi affreschi, i suoi decori. Natura e cultura, spirito e carne non saranno più antagonisti ma concorreranno nel creare bellezza in un grande, stupefacente ed emotivo finale.

Ex-Stasis
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